Proprio in questa abitazione ai Banchi Nuovi, fu ospite a lungo il giovane Francesco Borromini, ì futuro genio dell’architettura barocca.
Borromini disegnò cupole e chiese dal linguaggio unico: Sant’Ivo alla Sapienza, San Carlino alle Quattro Fontane, l’Oratorio dei Filippini. E fu proprio l’asse ottico di via dei Banchi Nuovi a essere pensato per valorizzare la sua Torre dell’Orologio. Guardando oggi quella linea prospettica, si percepisce ancora l’armonia di forme e simboli che fece del barocco romano un’arte di luce, ingegno e devozione.