Il Palazzo della Zecca

Al numero 31 sorge il monumentale Palazzo della Zecca, costruito per volontà di papa Giulio II da Antonio da Sangallo il Giovane, poi restaurato dal Bramante. Era la sede dove si coniavano i “giulii”, i grossi d’argento papali che circolavano in tutta la cristianità. La Zecca restò qui fino al 1541, quando venne trasferita nei pressi di Santa Lucia del Gonfalone, e il palazzo divenne noto come “Zecca Vecchia”.
Oltre alla funzione economica, l’edificio divenne simbolo della solidità dello Stato Pontificio e, nel Seicento, passò ai Piccolomini che lo cedettero all’Ospedale di Santo Spirito. Qui si intrecciano così due anime di Roma: quella della moneta e quella della carità, unite nel segno di un palazzo che ancora oggi custodisce la memoria del potere temporale dei papi.

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