Ai numeri 15 e 16 si trova una casa un tempo appartenuta all’Ospizio di Santa Maria dell’Anima, la storica confraternita tedesca che accoglieva i pellegrini del Nord Europa. La facciata, decorata con motivi graffiti ricostruiti agli inizi del Novecento, conserva tracce delle eleganti decorazioni cinquecentesche.
Accanto si apre il pittoresco Vicolo della Campanella, un dedalo di pietre antiche che racconta la Roma rinascimentale. Qui abitavano umanisti e tipografi, come l’editore Mazzocchi, che contribuì alla diffusione dei classici, e il vescovo Blosio Palladio, raffinato poeta e studioso. Nel Novecento, proprio al civico 2, nacque la compagnia teatrale del Bagaglino, dove esordirono Oreste Lionello e Pino Caruso: un luogo di ironia e di satira che ha segnato la storia dello spettacolo romano.
Ogni angolo di questa strada sembra un ponte tra epoche diverse, tra i versi umanisti e le battute dei cabarettisti.